
Bonus Caregiver – 1.200 euro per chi assiste disabili
Nel nuovo Decreto Rilancio il Governo ha inserito un emendamento che prevede un cospicuo bonus per i Caregiver.
Questa figura fondamentale nella società odierna non è ancora molto conosciuta nel nostro Paese. Spesso ci si trova nella situazione di svolgere funzioni di Caregiver senza sapere di essere a pieno titolo descrivibile con tale termine.
È il momento di capire di cosa si tratta e come ottenere il bonus dovuto.
- Chi è il Caregiver e a quanto ammonta il bonus?
- Bonus per Caregiver: se ne parla con il Decreto Rilancio
- Bonus da 1.200 euro: a chi spetterebbe?
Chi è il Caregiver e a quanto ammonta il bonus?
Cominciamo dalla definizione di Caregiver: colui o colei che assiste un famigliare affetto da grave disabilità.
Ora passiamo al bonus Caregiver. Tra gli emendamenti del DL Rilancio al vaglio del parlamento in questi giorni, ne è spuntato uno particolarmente interessante riguardante l’inserimento di un bonus del valore di 1.200 euro rivolto a coloro che assistono un famigliare disabile o non autosufficiente.
In questi giorni, sono diverse le voci riguardo al Decreto Rilancio; tra gli emendamenti presentati, infatti, ce ne sono molti che prevedono l’introduzione di nuovi bonus e incentivi, come pure agevolazioni fiscali.
Allo stato attuale delle cose (maggio 2020) non c’è ancora l’ufficialità di questo aiuto in quanto gli emendamenti sono ancora in fase di valutazione e bisognerà verificare le coperture necessarie.
Bonus per Caregiver: se ne parla con il Decreto Rilancio
Per capire meglio questa novità partiamo dal testo dell’emendamento – che andrebbe a modificare l’articolo 84 del Decreto Rilancio introducendo un comma 11° bis – presentato nei giorni scorsi in Parlamento:
“In considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, nelle more della definizione di una più organica disciplina ed al fine di sostenere e riconoscere il ruolo ed il lavoro di cura e di assistenza familiare reso dall’interessato, sarà riconosciuto ai soggetti individuati dall’articolo 1, comma 25 della legge 205/2017 un bonus di 600 euro per i mesi di aprile e maggio erogato in una unica soluzione, a un solo componente del nucleo familiare, purché convivente alla data del 23 febbraio 2020 con la persona assistita in condizioni di disabilità con connotazione di gravità, con disturbi dell’età evolutiva o in condizione di non autosufficienza non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità.”
Bonus da 1.200 euro: a chi spetterebbe?
Il bonus di 1.200 euro, come visto in precedenza 600 per aprile e altrettanti 600 per maggio erogati in un’unica soluzione, verrebbe quindi riconosciuto a quelle persone che a assistono una persona convivente alla data del 23 febbraio 2020, che – come espressamente previsto dal comma 255 della legge di bilancio 2018 (255/2017) – “a causa di malattia, infermità o disabilità anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata”. Assistenza riconosciuta dalla Legge 104 o con il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.
Nel dettaglio, al fine di essere riconosciuti come Caregiver è necessario che con il disabile ci sia un certo legame di parentela o di affinità. Nel dettaglio, il bonus interesserebbe coloro che si prendono cura di uno tra:
- coniuge;
- altra parte dell’unione civile;
- familiare o affine entro il secondo grado.
In alcuni casi sono riconosciuti Caregivers anche coloro che assistono un parente di terzo grado, ma questo vale sono nei casi previsti dall’articolo 33 – comma III – della Legge 104/1992:
“Qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti”.
Questi gli unici requisiti per beneficiarne, visto che nell’emendamento non si legge di limiti reddituali. Inoltre, questo contributo verrebbe riconosciuto anche a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o il reddito di emergenza, in quanto sarebbe cumulabile con queste due misure.
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