Legge di Bilancio 2022

misure per anziani e disabili: cosa c’è da sapere (prima parte)

La Legge di Bilancio 2022 è stata ufficialmente approvata in senato lo scorso 24 dicembre, ed è stata pubblicata anche in Gazzetta Ufficiale (Legge 30 dicembre 2021, n. 234).

Vediamo quali sono le misure della Manovra previste per le persone anziane e con disabilità.

ATS e LEPS

Nella legge di bilancio sono stati introdotti i nuovi LEPS, i livelli essenziali delle prestazioni sociali che, si legge nel testo della norma, “sono costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate che la Repubblica assicura, […], con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità”.

I LEPS sono organizzati e realizzati al livello territoriale dagli ATSAmbiti Sociali Territoriali che costituiscono la sede necessaria nella quale programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento dei LEPS medesimi.

La Conferenza unificata – riunita su iniziativa del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro della Salute e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze – dovrà provvedere alla definizione delle linee guida per l’attuazione degli interventi e per l’adozione di atti di programmazione integrata, garantendo l’omogeneità del modello organizzativo degli ATS e la ripartizione delle risorse assegnate dallo Stato per il finanziamento dei LEPS.

Nel testo nella Legge 134/2021 non vengono inserite tempistiche entro le quali queste linee guida dovranno essere definite e rese operative.

I servizi sociali e assistenziali rivolti alle persone anziani saranno quindi erogati dagli ATS nelle seguenti aree:

  • assistenza domiciliare sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, rivolta a persone anziane non autosufficienti o a persone anziane con ridotta autonomia o a rischio di emarginazione, che richiedono supporto nello svolgimento delle attività fondamentali della vita quotidiana (interventi di cura della persona e di sostegno psico-socio-educativo anche ad integrazione di interventi di natura sociosanitaria);
  • soluzioni abitative, anche attraverso nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane, adattamenti dell’abitazione alle esigenze della persona con soluzioni domotiche e tecnologiche (compresi i servizi di telesoccorso e teleassistenza);
  • servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie;
  • servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie.

L’accesso ai servizi sarà garantito attraverso punti unici di accesso (PUA). Inoltre entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge saranno definiti i LEPS negli altri ambiti del sociali diversi dalla non autosufficienza, grazie a uno o più decreti.

FONDI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

La Legge di Bilancio 2022 prevede anche una serie di fondi destinati alla disabilità:

  • Fondo per le non autosufficienze: integrazione di 100 milioni di euro per il 2022, di 200 milioni per il 2023, di 250 milioni per il 2024, di 300 milioni a decorrere dal 2025;
  • Istituito Fondo per l’accessibilità turistica delle persone con disabilità: ha l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale. Il Fondo ha una dotazione di 6 milioni di euro per ciascun anno (2022, 2023, 2024);
  • Fondo per la disabilità e non autosufficienza cambia denominazione in “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità“. Ha l’obiettivo di dare attuazione agli interventi legislativi in sostegno alla disabilità. È incrementato di 50 milioni di euro annui dal 2022 fino al 2026;
  • Istituito il Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità: dotazione di 100 milioni di euro annui dal 2022 (ripartito al 70% tra enti territoriali e al 30% tra i comuni). È destinato al potenziamento dei servizi per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado;
  • Fondo per i soggetti con disturbo dello spettro autistico: incremento di 50 milioni di euro per il 2022 e il 2023;
  • Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, finanziato per 50 milioni di euro per il 2022 e il 2023. Inoltre sono state inserite iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico.

ASSEGNO UNICO 2022 PER FIGLI CON DISABILITÀ

La Legge di Bilancio 2022 introduce anche l’Assegno Unico per le famiglie che hanno uno o più figli con disabilità.

La misura, nota anche come assegno unico familiare, avrà carattere universale, in quanto andrà a sostituire le disposizioni attualmente in vigore in tema di aiuti economici per le famiglie con figli a carico.

In particolare, tale prestazione assorbe il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani), l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili, l’assegno di natalità (Bonus bebè) e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. Tale misura non limita il bonus asilo nido ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza ed eventuali misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

In base alle informazioni diffuse dall’INPS con il messaggio n° 4748 del 31 dicembre 2021, l’Assegno Unico 2022 è un sostegno economico rivolto a ogni figlio minorenne a carico di una famiglia che viene rilasciato fino alla maggiore età oppure, in caso di certe condizioni, fino al compimento dei 21 anni d’età. Per i figli disabili a carico di una famiglia invece l’assegno è riconosciuto senza limiti d’età.

IMPORTI E REGOLE ISEE

In base alle note diffuse dalla ministra Stefani, oltre i 175 euro di massimale mensile per un figlio a carico con ISEE inferiore a 15.000 euro “per i figli minorenni con disabilità è prevista una maggiorazione che varia da 105 a 85 euro al mese, in base alla condizione di disabilità (non autosufficienza – grave – media), che si aggiunge ai 175 euro mensili, previsti invece per tutti i figli (importo graduato in base all’ISEE).

Inoltre per i figli con disabilità, che hanno un’età compresa tra i 18 e i 21 anni, la maggiorazione è di 50 euro al mese, per persone con disabilità gravi e non gravi, che si aggiungono anche questi all’assegno base.

Per i figli a carico con disabilità, ultra 21enni, è previsto un assegno a vita di euro 85 euro mensili, importo variabile in base all’indicatore Isee…”

L’INPS ha messo a disposizione un simulatore per calcolare l’importo spettante.

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